Eccoci giunti all’ultima frontiera dei nuovi autori: proprio mentre sono disposti a vendere l’anima per acchiappare uno o due lettori in più, dichiarano senza vergogna di… odiare la gente! Nel contempo, vivono la loro condizione di haters-della-gente sentendosi perennemente perseguitati da tutto e da tutti. Se ci riflettiamo bene, sembra un po’ la storia della volpe che non arriva all’uva.
È interessante notare come le manie di grandezza e di protagonismo si sviluppano nell’autore ancora prima di raggiungere il successo tanto ambito; ancora prima di imparare a scrivere come un vero scrittore.
In attesa di poter sfruttare gli alieni come lettori dei loro libri (giacché la gente è acerrima nemica e avversaria), ascoltate le mie considerazioni sull’importanza che le persone devono avere necessariamente nella vita di uno scrittore.
No gente = no personaggi credibili = no buoni libri.
È interessante notare come le manie di grandezza e di protagonismo si sviluppano nell’autore ancora prima di raggiungere il successo tanto ambito; ancora prima di imparare a scrivere come un vero scrittore.
In attesa di poter sfruttare gli alieni come lettori dei loro libri (giacché la gente è acerrima nemica e avversaria), ascoltate le mie considerazioni sull’importanza che le persone devono avere necessariamente nella vita di uno scrittore.
No gente = no personaggi credibili = no buoni libri.