martedì 26 settembre 2023

Fuffa editor e Fuffa guru. Imbroglioni e caste. Anche il mondo della scrittura è diventato elitario?



Oggi torniamo a parlare di un argomento che riguarda da vicino chiunque si trovi nell'ambito della vendita online: i cosiddetti "fuffa guru" e, nel contesto della scrittura e della pubblicazione di libri, gli "editor poco scrupolosi".

Inizierò rispondendo ai commenti lasciati da Cordelia e Fabrizio sotto il video intitolato "Editor e truffe: attenzione alle tariffe richieste. Come riconoscere gli inesperti e i truffatori?", che potete trovare al seguente link https://youtu.be/PQkxVoovE8g

Approfondiremo ulteriormente l'argomento, toccando un aspetto che spesso viene evitato online perché contrasta con gli interessi di coloro che cercano di vendere i propri servizi a prezzi elevati, a discapito di chi non può permettersi tali spese.

Tenendo presente che chiunque venda qualcosa cerca di massimizzare i propri guadagni, spesso escludendo coloro che dispongono di risorse economiche limitate, possiamo comprendere meglio perché alcune tariffe possano sembrare eccessive e il motivo per cui si tende a escludere chi non può permettersi di spendere cifre considerevoli.

Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti su YouTube.

giovedì 14 settembre 2023

Schwa (ə) e la moda del linguaggio inclusivo. Il metodo infallibile per rendersi scrittori ridicoli.



Approfittiamo della tendenza del momento, quella di utilizzare il linguaggio inclusivo sui social più popolari, per discutere di un tema importante: l'inclusività, o meglio, la sua mancanza in ciò che dovrebbe essere considerato "normale".

Osservando molti scrittori esordienti/emergenti sui social, ho notato un desiderio diffuso di aderire a ciò che è di moda, per distinguersi a tutti i costi da ciò che è stato fatto in passato. L'idea di base è la seguente: come possiamo colmare l'assenza di inclusività che, come la pizza e la pasta, è radicata nel DNA degli italiani?

Qualcuno ha pensato: «Potremmo farlo attraverso un mezzo che ci permetta di distinguerci da coloro che promuovono pregiudizi e discriminazioni». Tuttavia, l'uso improprio della lingua italiana potrebbe danneggiare il nostro intento.

L'approccio che spesso vediamo è l'uso del simbolo "ə", noto come schwa. Altri preferiscono l'asterisco, una scelta che a mio avviso rende la situazione ancora più problematica e priva di senso.

Tutto questo avviene senza una comprensione adeguata della struttura della nostra lingua. Chiunque abbia un minimo di conoscenza e rispetto per l'italiano dovrebbe evitare di deturparlo introducendo arbitrariamente simboli che non hanno alcun significato nella nostra lingua.

E voi? Cosa pensate di questa tendenza?

Per iniziare, vorrei condividere la mia opinione, concentrandomi su ciò che, di fatto, può renderci intolleranti verso tutto ciò che non rientra nella nostra sfera di conoscenza o verso tutto quello che non siamo ancora pronti a capire.