Consigli per autori, scrittori e lettori. Come acquisire credibilità sui social, senza crearsi nemici, senza peccare di superbia e arroganza. Come riconoscere gli autori bravi e gli impostori del mondo editoriale.
Nel video di oggi affrontiamo un argomento molto importante, che ci permette di capire se si può usare il condizionale dopo il SE.
Ebbene sì, l'italiano prevede due casi in cui ciò è possibile: nelle frasi interrogative indirette e quando si esprime un concetto relativo al futuro in un testo scritto al passato.
Gli esempi del video sono utili per chiarire il concetto, così come le spiegazioni che troviamo sul sito della Treccani, http://www.treccani.it
Come scrivere correttamente le seguenti parole? In fondo o infondo? A fianco o affianco? A posto o apposto?
Dove non mettere MAI le virgole per evitare di commettere errori clamorosi, fin troppo diffusi?
Sono tantissime le persone che si tuffano nel mondo della scrittura, presentandosi al mondo in qualità di scrittori, editor e correttori di bozze, per poi cadere nel tranello delle parole equivoche.
Sono sempre di più gli pseudo professionisti del settore che creano contenuti online con evidenti errori di ortografia e di punteggiatura, come se non si mettessero mai in discussione.
Avere dubbi è lecito. Qualunque persona viva di scrittura sa di non poter essere LA LEGGE, sa di avere sempre bisogno di un supporto a fianco, che sia TRECCANI o ACCADEMIA DELLA CRUSCA, da consultare al momento del bisogno.
In questo video utilizzo un testo su cui in passato ho apportato delle correzioni, per mostrare gli errori più frequenti e la scarsa propensione alla crescita di chi si sente scrittore senza saper scrivere.
Cominciamo la settimana di Natale con interessanti spunti tecnici, rivolti a quegli scrittori che, senza affidarsi a nessuno, vogliono provare a pubblicare da soli il proprio libro.
Puntiamo il dito su alcuni dettagli importanti, che sono quelli che fanno la differenza tra un libro di qualità e un libro improvvisato.
Ecco i link ai video accennati nel corso delle chiacchiere di oggi:
🔹 «Impariamo quando si accentano i monosillabi e scoviamo alcuni errori grammaticali gravi nei libri» https://youtu.be/WA5UcC0x314
🔹 «Ecco svelato l'uso corretto del congiuntivo. Ed ecco alcuni errori grammaticali commessi da autori» https://youtu.be/slHIf9LLKrg
🔹 «Scrivere bene è essenziale. Vediamo la differenza tra la lingua scritta e la lingua parlata» https://youtu.be/3zYIkKUhWQ4
Proviamo infine a recuperare l'uso di una parola in disuso: ATTICCIATO. Sapete cosa vuol dire? Sapreste utilizzarla in una frase?
Ecco nuovi divertenti errori trovati sui libri in commercio.
Come sempre non è nostra abitudine fare nomi, perché non vogliamo mortificare nessuno: è solo un invito generale a stare attenti, quando scegliamo di pubblicare il nostro libro. Perchè quando qualcuno poi trova un errore, beh... non è mai un bel momento. E si corre il rischio di essere considerati come autori non all'altezza.
Ci soffermeremo, inoltre, sull'importanza delle virgole nel testo e vedremo, una volta di più, dove spesso viene usata ma dove, in realtà, NON SI DOVREBBE MAI METTERE. Si tratta di un errore grave DIFFUSISSIMO, che fa la vera differenza tra chi sa scrivere e chi no.
Rimanendo in tema di contestazioni e di coloro che, convinti di essere i nuovi guru della lingua italiana, non rispettano neanche una regola e contestano tutto e tutti, sono arrivate persino parole di disappunto nei confronti dell'Accademia della Crusca. Sì, a sentire certe persone che credono di saper scrivere, è valido tutto ed è sbagliata persino l'imposizione delle regole. E allora scrivete come vi pare, ma poi non vi offendete se la gente vi legge e poi... ride. Come faccio io in questo video, con alcuni errori divertenti trovati sui libri.
Verifichiamo insieme, inoltre, la corretta ortografia di tre parole spesso trovate sbagliate sui libri.
Buon venerdì, amici. Vi invito a fare con me un semplicissimo quiz, attraverso il quale scoprire un'importante regola della lingua italiana, che riguarda le lettere B e P.
Si scrive "INPORTANTE" o "IMPORTANTE"?
Si scrive «IMBARAZZO» o «INBARAZZO»?
Si scrive «IMPUT» o «INPUT»?
Come sempre, poi, andremo a caccia di errori sui libri, per concludere la settimana in allegria.
Se vi fa piacere, lasciate le vostre impressioni personali nei commenti. Vi ricordo che i commenti sono moderati: mi piacerebbe che questo rimanesse un campo neutro. Noi appoggiamo o contestiamo i concetti di cui parliamo, non le persone. Non saranno approvati, pertanto, commenti che facciano riferimenti a libri o autori, belli o brutti che siano.
Buon venerdì, amici. Vi invito a fare con me un semplicissimo quiz, attraverso il quale valutare la vostra preparazione sull'ortografia di tre parole della lingua italiana che fanno confondere tutti.
Si scrive "sufficiente" o "sufficente"?
Si scrive «pò» o «po'»?
Si scrive "purtroppo" oppure "pultroppo"?
Mettete da parte la vostra aria da saputelli e fateveli sempre venire, i dubbi: vi ricordo che l'italiano è una lingua in continua evoluzione; ed essere costantemente aggiornati è il primo dovere per chi vive di scrittura.
Sulla base delle mie esperienze di lettura, mi sono accorta che sono tantissimi gli autori che non conoscono le regole legate alla "d" eufonica. Vale a dire: quando è corretto scrivere "ed" oppure "ad"? E "od", al giorno d'oggi, può essere ancora utilizzato?
Proviamo a vedere l'uso corretto delle vocali eufoniche con l'aiuto di https://www.treccani.it
Come sempre, completiamo la breve lezioncina di grammatica con una sezione dedicata agli errori trovati su alcuni libri in commercio.
Vi invito a fare con me un semplicissimo quiz, attraverso il quale valutare la vostra preparazione sull'ortografia di tre parole della lingua italiana che fanno confondere tutti.
Si scrive "proseguo" o "prosieguo"?
Si scrive "avvolte" o "a volte"?
Si scrive "tutto apposto" oppure "tutto a posto"?
Mettete da parte la vostra aria da saputelli e fateveli sempre venire, i dubbi: vi ricordo che l'italiano è una lingua in continua evoluzione; ed essere costantemente aggiornati è il primo dovere per chi vive di scrittura.
Vi invito a fare con me un semplicissimo quiz, attraverso il quale valutare la vostra preparazione sull'ortografia di tre parole della lingua italiana che fanno confondere tutti.
Si scrive "complementarità" o "complementarietà"?
Si scrive "chiacchere" o "chiacchiere"?
Si scrive "colluttorio" oppure "collutorio"?
Mettete da parte la vostra aria da saputelli e fateveli sempre venire, i dubbi: vi ricordo che l'italiano è una lingua in continua evoluzione; ed essere costantemente aggiornati è il primo dovere per chi vive di scrittura.
Uno degli avverbi più abusati nell'italiano moderno è il tanto amato/odiato "Piuttosto che".
Scopriamo, attraverso il sito http://www.treccani.it, qual è l'unico caso in cui sarebbe opportuno utilizzare "piuttosto che"; e quali sono i due casi in cui, invece, sarebbe preferibile non utilizzarlo.
Andiamo inoltre alla scoperta di errori gravi (ma divertenti!) scovati su alcuni libri auto-pubblicati presenti in commercio.
Sulla base delle mie esperienze di lettura, mi sono accorta che sono tantissimi gli autori che hanno poca dimestichezza con l'uso delle virgole.
Proviamo a fare alcune riflessioni sull'uso corretto di questo elemento fondamentale della punteggiatura, avvalendoci di alcune considerazioni tratte dal sito https://accademiadellacrusca.it
È importante notare come, nella maggior parte dei casi, l'uso della virgola viene intesa come una libera scelta dell'autore, sulla base del taglio e dell'intonazione che intende dare ai suoi scritti. È altrettanto importante, però, sapere che ci sono delle situazioni in cui mettere la virgola risulta un VERO e PROPRIO ERRORE. E se scegliamo di scrivere e pubblicare un libro, sarebbe opportuno evitare questi ERRORI GRAVI.
Come sempre, completiamo la breve lezioncina di grammatica con una sezione dedicata agli errori trovati su alcuni libri in commercio.
Scopriamo insieme la corretta ortografia delle tre parole del giorno e andiamo alla scoperta di errori gravi presenti sul alcuni libri in commercio.
Si scrive "qual'è" o "qual è"?
Si scrive "centra" o "c'entra"?
Si scrive "daccordo" oppure "d'accordo"?
Mettete da parte la vostra aria da saputelli e fateveli sempre venire, i dubbi: vi ricordo che l'italiano è una lingua in continua evoluzione; ed essere costantemente aggiornati è il primo dovere per chi vive di scrittura.
Vi siete mai posti il problema di come accentare le parole in maniera corretta? Quando la "e" finale va accentata con l'accento acuto (é) e quando la "e" finale va accentata con l'accento grave (è)?
Scopriamolo insieme in questa piccola lezioncina, utile per tutti coloro che vogliono vivere di scrittura (autori, recensori, blogger, editor, correttori di bozze, web editor, ghostwriter, copywriter, ecc.). Fonte http://www.treccani.it
Vedremo inoltre alcuni errori riscontrati su libri regolarmente in commercio, su uno dei quali troviamo un bel "Vabbene" scritto proprio così. Secondo voi è una forma corretta? C'è differenza tra "va bene" e "vabbè"?
Vedremo inoltre la corretta ortografia di una parola USATISSIMA quando si parla di libri, ma sbagliata sempre più spesso. Quale? Seguite il video e fate la prova di ortografia insieme a me.
Vi invito a fare con me un semplicissimo quiz, attraverso il quale valutare la vostra preparazione sull'ortografia di tre parole della lingua italiana che fanno confondere tutti.
Si scrive "familiare" o "famigliare"?
Si scrive "accelerare" o "accellerare"?
Si scrive "obiettivo" oppure "obbiettivo"?
Mettete da parte la vostra aria da saputelli e fateveli sempre venire, i dubbi: vi ricordo che l'italiano è una lingua in continua evoluzione; ed essere costantemente aggiornati è il primo dovere per chi vive di scrittura.
Siete davvero convinti che tutti possono scrivere un libro? E auto-pubblicarlo come nulla fosse, senza tener conto di regole sintattiche, narrative, grammaticali e ortografiche?
Io non ne sono tanto sicura. Facciamo un piccolo aggiornamento sulla lingua italiana, per vedere le forme corrette con cui scrivere le parole "mezzora" e "tuttora" (fonte: http://www.treccani.it); e poi facciamo una bella panoramica di errori GRAVI e IMBARAZZANTI presenti sui libri in commercio, che ci fanno capire che SCRIVERE è un mestiere; e che non ci si può improvvisare scrittori solo perché si ha una storia da raccontare. O perché ci si proclama artisti dall'altro di un *bip* solo perché qualcuno si diverte a farvelo credere.