mercoledì 21 aprile 2021

Scrittura e professionalità: di chi possiamo fidarci quando chiediamo un consiglio?



VIDEO NUOVO - Attenzione al mondo lì fuori! Sono tanti gli autori esordienti che vivono il sogno della scrittura convinti di essere bravi, di diventare famosi, di aver scritto il libro che tutti leggeranno e che tutti apprezzeranno, giudicandolo come puro capolavoro.

La verità dei fatti è che dovrete fare i conti con un mondo che rema contro di voi. A partire dai vostri colleghi, quelli che sono nel settore da più tempo di voi e che vi faranno notare tutte le pecche dei vostri lavori. C'è chi lo farà con diplomazia, c'è chi lo farà con cattiveria. C'è chi vorrà motivarvi, il più delle volte illudendovi; e c'è chi vi tarperà le ali, dicendovi subito che non siete all'altezza di scrivere un libro.

Fidatevi solo di quelle persone che, pur non elogiandovi come vi aspettavate, faranno in modo che capiate da soli i vostri errori.

La cosa importante, infatti, è che ne prendiate consapevolezza senza che vi passi la voglia di scrivere, né che vi si innesti l'odio, oggi fin troppo diffuso, nei confronti di tutti quelli che non sapranno apprezzarvi.

Partite dal presupposto che se siete principianti, sarà difficile che sforniate un primo lavoro qualitativamente buono e accettabile. È indispensabile considerare che diventerete bravi solo con l'esperienza, con l'esercizio, con l'accettazione dei vostri errori e con la consapevolezza che dovete impegnarvi ogni singolo giorno per migliorare sempre un pochino di più.

Solo chi impara dai propri errori, ed è capace di mettersi sempre in discussione, potrà aspirare a migliorare e a diventare ogni giorno più bravo.

Chi invece è già convinto di essere il numero uno... beh, che dire? Mi fa piacere per lui. Ma sarà l'unico a pensare di valere qualcosa e di essere un genio incompreso. Perché tutti gli altri, chissà perché, non saranno pienamente d'accordo.