Dopo un lungo preambolo fatto di osservazioni importanti sul mondo editoriale di oggi, quello su cui gli aspiranti scrittori dovrebbero avere una visuale a tutto tondo, esaminiamo ancora una volta il mondo dei self-publisher.
Da un confronto diretto tra quello che c'è sugli scaffali delle librerie e il lavoro meticoloso che un bravo scrittore pretende di fare sulla sua opera pubblicata in self, la domanda nasce spontanea: perché ci si aspetta tanto dagli scrittori auto-pubblicati mentre si è più clementi (parecchio di più!) nei confronti degli editori, che spesso mettono in commercio libri discutibili sia dal punto di vista del contenuto, sia dal punto di vista della grafica?
Ancora una volta punto l'attenzione sul business fatto apposta per illudere gli aspiranti scrittori che puntano sulla perfezione, ma che poi, in termini di risultati, vedono (e vedranno) sempre di meno.
Ma è davvero così sbagliato puntare sulla semplicità? Beh, stando a quello che si vede in giro, io direi di no. Con i dovuti accorgimenti.
A partire dal minuto 42:48 , mi diverto a esaminare (da inesperta) le copertine di alcuni libri usciti negli anni scorsi per degli editori importanti e vi do qualche suggerimento per fare una copertina in autonomia, qualora non abbiate mezzi sufficienti per pagare un buon grafico.
Buon ascolto e buona visione.