giovedì 5 agosto 2021

Vendere un libro: serve più bravura o fortuna? Parliamone insieme (consigli per scrittori)



VIDEO SPECIAL - Buongiorno amici, nonostante il periodo denso di impegni che non mi consente di pubblicare i miei video con regolarità, trovo finalmente un momento per fare due chiacchiere insieme a voi.

Gli argomenti che tratteremo oggi sono tantissimi, quindi se siete scrittori in erba che avete pubblicato dei libri, e vi chiedete come mai voi non vendete niente e gli altri invece sì, probabilmente vi sarete fatti più volte la stessa domanda:

«Ma è questione di bravura? O ci vuole anche tanta fortuna?»

Premesso che io non credo nella fortuna, c'è da dire che le vendite di un libro non avvengono mai per caso. Non in un mercato come quello italiano in cui la valanga di libri a disposizione è tantissima e la quantità di gente disposta a leggerli è nettamente più bassa.

Se qualche autore vi parla di "caso", "fortuna", "coincidenze positive", nel 98% dei casi sta mentendo. Ci sono sempre, SEMPRE, delle operazioni che vengono fatte per spingere un libro. SEMPRE. Operazioni che non dipendono tanto dalla bravura dell'autore a scrivere, quanto dalla sua capacità a vendersi. Che - intendiamoci bene - è un merito. Capisco che possa dar fastidio quando non c'è la giusta corrispondenza tra qualità del libro e la quantità delle vendite di quel libro, ma se siamo entrati in questo mercato, dobbiamo farcene una ragione: sapersi vendere è una parte importantissima del mestiere dello scrittore.

In questo video esaminiamo le varie situazioni, riprendendo delle operazioni truffaldine fatte da alcuni editori per spingere al massimo un libro con la minore spesa possibile; e anche quelle fatte dagli autori, allo scopo di far salire il libro più in alto possibile nelle varie classifiche di vendita.

Ricordatevi sempre che, a parte i casi eclatanti di scrittori già noti o influencer, youtuber, tiktoker e personaggi famosi in genere, nessuno riesce a vendere un libro così, standosene in panciolle nella propria cameretta, ad aspettare che i numeretti di vendita salgano, pronti a condividere col mondo i risultati del proprio libro che, guarda caso, si troverà sempre ai primi posti delle varie classifiche ma che (SEGNALE IMPORTANTISSIMO!), alla fine dei conti (chissà perché) nessuno conosce.

Ci sono delle strategie ben precise: alcune le conosciamo, e le abbiamo già viste mille mila volte nei video di questo canale. Oggi ne aggiungiamo di nuove, che sono state condivise con me da autrici che hanno delle collaborazioni attive sui social con autori che, giorno dopo giorno, studiano tattiche e strategie nuove, per riuscire a farsi largo in questo difficile mercato a suon di pesanti gomitate.

Una volta di più capiremo che tutto quello che, nel mondo, gira intorno al business, è frutto di tecniche e strategie. La qualità di un prodotto passa sempre in secondo piano: ce ne accorgiamo tutti i giorni vedendo le varie pubblicità on line, alla portata di tutti, in qualunque settore. Ci sono quelli bravi, certo: ma ci sono anche cani e porci che propongono roba allucinante spacciandocela come roba di prima qualità.

Lo stesso accade con i libri. Il concetto su cui molti strateghi del marketing puntano è: lascia che gli altri credano che tu sia già famoso; lascia che gli altri credano che tu sia il massimo esperto del tuo settore. Lascia che gli altri credano che tu sia questo; lascia che gli altri credano che tu sia quest'altro. Funziona così in qualunque campo, sul web, in cui c'è qualcuno che deve vendere qualcosa.

Funziona anche con gli scrittori. Perché la gente non sa distinguere tra uno bravo e uno meno bravo: la gente sa distinguere tra uno che le dà la percezione di vendere tanto e uno che le dà la percezione di essere uno sfigato cronico.

E, che vi piaccia o no, gli sfigati non piacciono a nessuno. A meno che non raccontino la storiella tragica di essere stati sfigati ed essere magicamente diventati delle persone più brave e sicure di sé. Ma questo è un altro discorso, che abbiamo già visto più volte.

La gente vuole immedesimazione: si riconosce nel vincente, ma non vuole riconoscersi nello sfigato. Si riconosce nell'ex sfigato che diventa vincente, ma non vuole riconoscersi nello sfigato e basta.

Ciò premesso, spero vi sia utile seguire le informazioni e le riflessioni di questo video, nel quale tiro in ballo anche mie esperienze passate e un esperimento attuale su un libro "riciclato", messo in vendita per testare il mercato. Seguiamone insieme le evoluzioni.